Il rame a Vedana
Spulciando nell’archivio Tamis alla ricerca di notizie su San Salvatore (Peron) ho trovato questo aneddoto riguardante Francesco Crotta e le miniere di Val Imperina.
<…Francesco Crotta, figlio di generosi mercanti di Lecco, divenuto padrone di quasi tutta la miniera, nel 1615 si pose alla ricerca di un filone che fosse più esteso e più ricco degli altri. Un giorno, scoraggiato delle ricerche infruttuose, perché aveva quasi esaurito i denari e le speranze, fece sospendere i lavori, montò in sella al suo cavallo per un viaggio di distrazione. Al Peron passò il Cordevole e si fermò davanti all'antica chiesa di san Gottardo. Il tetto era cadente e vi pioveva dentro. Egli entrò, sostò in preghiera davanti all'altare, poi si raccolse nei suoi pensieri. Ricordò che gli operai dappertutto avevano scavato, tranne in un punto, che i tecnici avevano scartato in partenza. Uscito di chiesa, fece subito ritorno ad Agordo e diede ordine di continuare i lavori; passati alcuni giorni si ebbero i primi effetti, e dopo qualche settimana le fatiche furono coronate da buon successo. Era la fine del 1618, dopo che negli ultimi tre anni erano stati scavati 570 metri senza alcun risultato. Con il primo materiale ricavato, Francesco Crotta, fece costruire in rame il tetto del campanile e della chiesa di san Gottardo. Il tetto della chiesa fu asportato dagli Austriaci, durante la prima guerra mondiale, ma quello del campanile rimase a testimoniare la fede e la riconoscenza di questo intraprendente mineralista…. >
a cura di m.m.
da don F.Tamis, 1983:
‘LA CHIESA DI SAN GOTTARDO’